“Mio padre ha lavorato per 40anni nell’ospedale ed è stato chiuso in un bustone della spazzatura, come altre 190mila persone […]. Quell’uomo che adesso sta sponsorizzando un libro, non ha neanche i coglioni di uscire a chiedermi scusa. Dopo 4 anni ancora non chiede scusa alle famiglie e promuove libri”. Durante lo stato di emergenza covid le linee guida e i protocolli sanitari imposti dal governo, hanno impedito ai familiari, di seguire la degenza in ospedale dei propri cari, in molti casi di comunicare telefonicamente e di poter vedere il corpo del defunto in quanto riconsegnato in un sacco nero.
Il documentario La morte negata ha come obiettivo stringersi in un caldo abbraccio attorno alle vittime che gridano giustizia, ma anche per restituire un dignitoso commiato a tutti coloro che negli ospedali italiani, durante lo stato di emergenza covid, hanno perso la vita e le cui anime, ci auguriamo, possano trovare pace.
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